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Rubrica di critica letteraria.




La scelta
Autore: Vincenzo Guarritiello
1999 (Edizioni Tracce), pp.72


Recensito da: Ubaldo Giacomucci

Libri contemporanei


Nel leggere una raccolta di racconti così suggestiva, come questa di Vincenzo Giarritiello, devo per prima cosa constatare che l'Autore è riuscito a conciliare una letteratura "alta", di qualità, ricca di significati, con un'esigenza di comunicazione che rende il testo scorrevole, di immediata leggibilità, in modo da permettere sia al lettore più colto che a quello meno preparato di leggere storie avvincenti e convincenti, a volte testimonianza dei nostri tempi, altre volte allegorie letterarie che stimolano il nostro immaginario.
Il libro è centrato su storie che si intersecano in una trama solida, attraverso la quale emergono in controluce le vicende personali e sociali dei personaggi della nostra società occidentale, percorsa da un materialismo spesso gretto e volgare, ma anche da fremiti e ansie di riscatto dalla banalità della vita quotidiana.
La possibilità per il lettore di una identificazione (anche se a tratti più che problematica) con uno dei protagonisti contribuisce a rendere il testo molto suggestivo e coinvolgente, con momenti ricchi di pathos che sconvolgono la generale insoddisfazione esistenziale dei protagonisti. Ma l'insoddisfazione non è la causa, ma il sintomo della malattia spirituale dei protagonisti descritti nel romanzo: la causa è invece, probabilmente, quel "nichilismo" che Nietzsche così abilmente descrisse come quella situazione socio-culturale in cui "i valori supremi si svalutano".
Significativa in tal senso è la riscoperta delle stesse basi antropologiche dell'uomo che l'Autore fornisce al lettore nel finale, svelando una possibilità di riscatto dal disagio, disagio che non è soltanto "noia" esistenziale, ma mancanza di un significato spirituale, immaturità dello spirito e della psiche più che della mente e della coscienza.
Per concludere, possiamo ritenere che il pessimismo dell'Autore nell'analisi della malattia spirituale dei nostri tempi si rovesci nell'ottimismo delle potenzialità umane, che permettono anche in situazioni disperate di ricorrere alle risorse dello spirito per recuperare un senso più pieno per l'esistenza.




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